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Gli ultimi giorni enigmatici del Führer: svelati i misteri della caduta di Hitler

Pubblicato: 09 febbraio 2024 | Ultimo aggiornamento: 09 febbraio 2024

Di Trendiqa

Riassunto dell'Articolo

I servizi segreti sovietici riesumarono i resti di Hitler nel 1970 per evitare che diventassero un luogo di culto per i neo-nazisti.

Il suicidio di Hitler nel suo bunker a Berlino il 30 aprile 1945 è stato riportato dai servizi segreti sovietici, ma ci sono dubbi e incertezze sulla veridicità di questa versione.

Il consenso attuale tra la maggioranza degli individui è che Adolf Hitler si tolse la vita il 30 aprile 1945, mentre era circondato nel suo rifugio sotterraneo di Berlino.

I file CIA desecretati di recente hanno riaperto il dibattito su cosa accadde nell'aprile del 1945 a Berlino durante l'avanzata dell'Armata Rossa, mettendo in discussione la veridicità delle informazioni precedentemente note.

Il Führer si sarebbe sparato alla testa intorno alle tre del pomeriggio, dopo aver ingerito una capsula di cianuro. Accanto a lui c'era la sua fidanzata Eva Braun, che lo seguì nella morte avvelenandosi anch'essa con il cianuro.

Nel pomeriggio, seguendo gli ordini del dittatore, i loro resti furono portati all'esterno del bunker, nel giardino della Cancelleria del Reich, e poi cosparsi di benzina e appiccati alle fiamme.

I resti, sepolti in un cratere, rimasero lì per alcuni giorni. Stalin ordinò ai servizi di controspionaggio dell’Armata Rossa di portarli a Magdeburgo e di seppellirli in un luogo segreto. Questo evento ha dato il via a un mistero.

Il KGB riesumò i resti di Hitler nel 1970, li cremò e ne disperse le ceneri per evitare che il luogo della sepoltura divenisse un santuario neonazista. Restano una mandibola con un intervento odontoiatrico e resti del cranio.

La legittimità dei presunti resti di Hitler esposti nel 2000 è messa in dubbio da scienziati come Nick Bellantoni, che nel 2009 esaminando un frammento di cranio russo, ha concluso che appartenesse a una donna di età compresa tra i 20 e 40 anni.

Le ipotesi sulla fine del dittatore abbondano, inclusa quella recente che lo collocherebbe in Sud America con altri criminali del Reich.

Il bunker, composto da circa quaranta stanze, comprendeva una cucina, vari uffici, magazzini di acqua e cibo, oltre agli alloggi del personale militare, medico e amministrativo, costituiva l'ultimo rifugio del dittatore.

Quattro figure chiave soggiornarono nella struttura: Hitler, Eva Braun, il ministro della propaganda Joseph Goebbels con la sua famiglia (tutti si suicidarono il giorno dopo Hitler) e il segretario di Hitler, Martin Bormann, che probabilmente perì a Berlino nel tentativo di fuga dopo la morte di Hitler.

Il complesso sotterraneo sotto la Cancelleria del Reich era costituito da due strutture su due piani. Il livello superiore, denominato Vorbunker, conteneva la cucina e gli alloggi del personale e della famiglia Goebbels. Il livello inferiore, denominato Führerbunker, era a tre metri di profondità e ospitava lo studio, il soggiorno e le camere da letto di Hitler ed Eva Braun, oltre a una sala riunioni e degli uffici.

Un documento della CIA recentemente desecretato suggerisce che Hitler potrebbe non essere morto nel bunker di Berlino, ma sia fuggito in Sud America. Il documento si basa sul racconto di Phillip Citroen, comproprietario del Maracaibo Times, che affermò di aver incontrato una persona molto somigliante ad Hitler in Colombia che diceva di essere lui.

La notizia è poco credibile per tre ragioni.

Quale destino riservò il Kgb ai resti di Hitler?

Il Kgb riesumò i resti di Hitler e di Eva Braun nel 1970 e li cremò, per evitare che diventassero un santuario neonazista.

Scritto da Trendiqa