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La caduta di Hitler: storia e cronaca di una fine annunciata
Pubblicato: 09 febbraio 2024 | Ultimo aggiornamento: 09 febbraio 2024
Di Trendiqa
Riassunto dell'Articolo
Le ultime ore di Hitler: matrimonio con Eva Braun in un lugubre bunker berlinese e suicidio il 30 aprile 1945.
Le ultime ore del Führer: l'orrore del bunker, le deprimenti nozze e il suicido scenografico di Adolf Hitler
La morte di Adolf Hitler nel suo bunker a Berlino il 30 aprile 1945 con un colpo alla testa è oggetto di dibattito e mistero. L’articolo "La fine di Adolf" di Federica Ceccherini, tratto da Focus Storia, indaga i suoi ultimi momenti di vita, esplorando se il suo suicidio fosse reale o inscenato, e chi fosse presente con lui nel Führerbunker.
Il 29 aprile 1945, mentre la città di Berlino era sotto attacco dell'artiglieria russa, Adolf Hitler e Eva Braun si sposarono in una cerimonia sotterranea. La sposa indossava un abito e delle scarpe nere con due rose sulla scollatura e un trucco pesante. I testimoni di nozze furono Martin Bormann, segretario personale di Hitler, e Joseph Goebbels, ministro della Propaganda e numero due del nazismo. La cerimonia fu officiata da un impiegato comunale di Berlino.
Nel bunker sotto il giardino della Cancelleria del Reich, dove vivevano da qualche mese una trentina di persone, regna un silenzio imbarazzante. Solo gli schiamazzi dei soldati ubriachi ai piani superiori rompono la quiete. Alcuni di loro scendono a omaggiare la sposa e lo sposo, ma la tensione è palpabile. Solo Goebbels prova a stemperarla con qualche battuta. Tutti sanno che stanno festeggiando la morte, perché i russi sono sempre più vicini.
Dopo la cerimonia, Hitler redige due testamenti nello studio con la segretaria: uno privato riguardante il patrimonio personale e un testamento politico, in cui nomina Goebbels Cancelliere del Reich e Bormann Capo del partito. Intenzionato a suicidarsi, si ritira con la neomoglie nella propria stanza. Il giorno successivo, la situazione peggiora con la notizia della morte di Mussolini e la rivolta di Milano. I russi sono prossimi al bunker, non c'è più tempo.
Molti dei rifugiati sono già fuggiti dal bunker e altri decidono di abbandonarlo perché preferiscono affrontare i pericoli esterni piuttosto che aspettare la morte in un posto chiuso, al buio e con poca aria.
Hitler ordinò a Otto Günsche, il suo assistente personale, di procurarsi 200 litri di benzina per bruciare i suoi resti e quelli di Eva dopo il loro suicidio. Poi radunò il personale rimasto, composto da segretarie, cuoche, infermiere e assistenti, e li salutò per l'ultima volta.
Hitler e Eva si suicidarono il 30 aprile nello studio della Cancelleria del Reich, dopo aver ingerito cianuro. Furono trovati cadaveri sul divano, con la pistola ai piedi di lei e un colpo in testa a lui; il tavolo davanti a loro aveva il vaso di fiori rovesciato e il pavimento era bagnato. I corpi furono bruciati e sepolti nel giardino della Cancelleria e i sovietici arrivarono al bunker due giorni dopo.
I testimoni della morte di Hitler, come Goebbels e Krebs, si tolsero la vita. Bormann morì in circostanze poco chiare. I superstiti, come Ludwigg, fornirono versioni contraddittorie: testa spaccata, fronte con riccio, fronte spaccata fino al naso, cranio attraversato da un proiettile. La scelta della versione più gradita dipendeva dalla tesi che si voleva sostenere.
I sovietici confusero la situazione sul decesso di Hitler per alimentare la leggenda di una sua possibile fuga con l'obiettivo di riprendere il potere. Elena Rzhevskaya, interprete dal tedesco per il controspionaggio sovietico, nelle sue memorie racconta la sua esperienza nelle ricerche del cadavere del Führer e nelle indagini per l'identificazione.
Dopo il rinvenimento, ad Elena venne consegnata una cassetta contenente ciò che presumibilmente era la mascella di Hitler. Elena mostrò la mascella a Käthe Heusermann, un'assistente del dentista di Hitler. Grazie al confronto con alcune radiografie rinvenute nella Cancelleria, Heusermann confermò che la mascella apparteneva al Führer.
Dopo che i giornali occidentali diffusero la notizia della morte di Hitler, Stalin non confermò l'evento e, tramite la stampa sovietica, alimentò le voci di una fuga in Argentina con l'aiuto di Francisco Franco. Tuttavia, gli inglesi, scettici sulle informazioni provenienti da Mosca, commissionarono a Hugh Trevor-Roper un'inchiesta dettagliata sulla vicenda. Dopo un paio d'anni di lavoro, Trevor-Roper pubblicò un libro dal titolo Gli ultimi giorni di Hitler (1947), fornendo molte informazioni sull'effettiva morte del Führer e divenendo un "classico" in materia.
I sovietici occuparono Magdeburgo e trasportarono i resti di Hitler in un luogo segreto. Brežnev ordinò di riesumarli, bruciarli e spargere le ceneri nel fiume Biederitz. Solo un cranio con un foro e una mandibola furono salvati e riposti negli archivi segreti di Mosca, mostrati al pubblico solo nel 2000 in una mostra.
Mandibola presunta di Hitler esposta insieme a documenti dell'intelligence, frammenti di tessuto del divano su cui probabilmente morì e altri cimeli del bunker, ma l'identificazione è ancora dibattuta. Nel 2009, ricercatori dell'Università del Connecticut sostennero che non apparteneva al Führer ma a una donna di circa quarant'anni, escludendo fosse Eva Braun, ritenuta morta per avvelenamento.
La morte di Hitler è avvolta nel mistero: si uccise oppure fu assassinato? Ludwigg sostiene che qualcuno lo avvelenò e poi gli sparò per farlo passare per un suicidio da eroe. I possibili assassini sono Bormann o Goebbels, che voleva liberarsi di Hitler per firmare la pace con i russi.
Mosca richiese la resa incondizionata, senza negoziati, tornando a Hitler la responsabilità dello spavento inferto. Malgrado gli sforzi fatti dai nazisti, la Russia non accettò compromessi. Dopo il suicidio di Hitler, Goebbels si uccise, ma le circostanze della sua morte rimangono incerte tra veleno, sparatoria o omicidio. L’attenzione di Stalin era però principalmente rivolta a mantenere in vita e prigioniero solo Hitler, considerata l'incarnazione del male, trascurando così le indagini sui corpi carbonizzati di Goebbels e di sua moglie.
Questo articolo proviene dalla rivista Focus Storia. Se sei interessato a questo argomento, potresti voler abbonarti per avere accesso a ulteriori contenuti e informazioni.
Quali segreti nasconde il matrimonio tra Adolf Hitler ed Eva Braun
Il matrimonio tra Adolf Hitler ed Eva Braun, avvenuto in un bunker a Berlino il 29 aprile 1945, fu una lugubre cerimonia. La sposa indossava un abito e delle scarpe nere, con due rose sulla scollatura e un trucco pesante. I testimoni di nozze erano Martin Bormann e Joseph Goebbels. La cerimonia, officiata da un impiegato comunale, era accompagnata dal rumore dell'artiglieria russa che stava bombardando la città .
Scritto da Trendiqa