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La fossa comune di Kevina Jama nelle scene del documentario visto al Quirinale

Pubblicato: 09 febbraio 2024 | Ultimo aggiornamento: 09 febbraio 2024

Di Trendiqa

Riassunto dell'Articolo

Una lettera scoperta nel 2000 rivela la storia di Mate Cipčić Bragadin, un giudice in pensione gettato in una foiba senza motivo nel 1943. Due ottantenni, Lada e Sandra, partono da Roma per Spalato per scoprire la verità sulla sua morte.

Un documentario narra la liberazione di una famiglia dall'incubo della foiba Kevina Jama, in Dalmazia. Due ottantenni, Lada e Sandra, partono da Roma per Spalato per scoprire la verità sulla morte del nonno Mate Cipčić Bragadin, gettato in una foiba nel 1943. Una lettera della madre, scritta nel 1977 e trovata nel 2000, racconta l'assassinio e invita a ricordare le vittime. Il documentario mostra rare immagini dell'interno della foiba, che custodisce migliaia di vittime italiane e croate. Le tre figlie delle protagoniste raggiungono Spalato per cercare documenti su Mate a Belgrado. Al rientro a Roma, le nipoti di dieci e tredici anni accolgono le nonne e madri dal viaggio liberatorio.

In che modo il documentario Kevina Jama ha risvegliato la memoria di una famiglia vittima dell'oscuro passato delle foibe?

Il documentario "Kevina Jama" ha risvegliato i ricordi di una famiglia vittima delle foibe, portando alla luce la storia della morte del loro nonno, Mate Cipčić Bragadin, e della lettera scritta dalla madre, Maria, per raccontare la verità.

Scritto da Trendiqa