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Agevolata la rateizzazione delle cartelle per i contribuenti con difficoltà economiche: fino a 120 rate, misura che diventerà strutturale; riduzione dell'Irpef per i redditi medi.
Pubblicato: 07 gennaio 2024 | Ultimo aggiornamento: 07 gennaio 2024
Di Trendiqa
Riassunto dell'Articolo
Il viceministro dell'Economia Maurizio Leo annuncia piani per ridurre le aliquote Irpef per i redditi superiori ai 50.000 euro e altri cambiamenti fiscali.
Viceministro Leo: "Irpef, l'aliquota più bassa dai 50 mila euro"
Il viceministro Maurizio Leo afferma che la riforma fiscale è una priorità per il governo, che ha già approvato sei decreti legislativi e ne presenterà altri su sanzioni e riscossione.
Il governo intende riformare il meccanismo di riscossione per renderlo più semplice e accessibile, fornendo aiuto ai contribuenti onesti con difficoltà finanziarie.
Il fisco italiano ha accumulato 1.185 miliardi di euro di tasse non riscosse, una cifra enorme che si cercherà di ridurre.
Collaborare e semplificare per evitare accumuli di adempimenti fiscali, intervenendo prima che si verifichino. Questo l'obiettivo del fisco, attraverso misure come l'adempimento collaborativo e il concordato preventivo biennale.
Dopo cinque anni, le cartelle inesigibili verranno restituite all'ente impositore che potrà riesaminarle per eventualmente recuperare il credito. Verrà inoltre promosso l'uso di strumenti digitali per facilitare e perfezionare i processi di riscossione.
È auspicabile rendere strutturale la rateizzazione delle cartelle fino a 120 rate, ma occorre valutare attentamente i fattori che influenzano questa decisione. Il Fisco dovrebbe essere comprensivo con i contribuenti che non possono pagare, ma inflessibile con chi evade le tasse.
Il sistema sanzionatorio attuale è sproporzionato e non garantisce la deterrenza. Le sanzioni per l’Iva vanno dal 120 al 240% e devono essere ridotte al massimo al 60%. Le sanzioni accessorie per i comportamenti fraudolenti devono essere inasprite.
Si punta a consultare i testi unici in materia fiscale già entro i primi mesi del 2024 per garantire la certezza del diritto in linea con gli altri paesi dell'Unione Europea.
Il ministro dell'Economia Daniele Franco ha affermato che il governo sta pianificando un aumento del gettito fiscale per finanziare le riduzioni delle tasse, fiducioso che l'economia italiana continuerà a crescere più della media europea.
La prossima riforma dell’Irpef riguarderà anche i redditi da 50 mila euro in su. Si valuterà la riduzione dell’aliquota del 35% o del 43%, in base alle risorse disponibili. L’obiettivo è di non tassare eccessivamente chi guadagna nella fascia medio-alta, considerato che con le addizionali regionali e comunali le tasse possono raggiungere il 50%.
Le risorse per la riforma fiscale arriveranno dalla revisione delle spese fiscali, concentrandosi su quelle superflue che non interessano la maggior parte dei contribuenti. Chi ha redditi alti, ben oltre i 50mila euro, deve contribuire alla spesa pubblica in base alla propria capacità contributiva, come stabilito dalla Costituzione.
Di quanto ammontava il totale delle tasse non riscosse dal fisco?
Il totale delle tasse non riscosse dal fisco ammonta a 1.185 miliardi di euro.
Scritto da Trendiqa