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Dirigente di Julius Baer si dimette dopo perdite di 630 milioni di dollari in Signa
Pubblicato: 01 febbraio 2024 | Ultimo aggiornamento: 01 febbraio 2024
Di Trendiqa
Riassunto dell'Articolo
Julius Baer ha svalutato totalmente i 586 milioni di franchi svizzeri prestati al gruppo immobiliare austriaco Signa, portando a una perdita del 52% degli utili nel 2023.
Julius Baer, banca svizzera di investimenti privati, ha scontato interamente la sua esposizione al gruppo immobiliare austriaco Signa, dichiarato fallito. Tale azzeramento, pari a circa 586 milioni di franchi svizzeri (630 milioni di euro), ha causato un forte calo degli utili del 2023, portando Julius Baer a ritirarsi dal mercato del debito privato. Philipp Rickenbacher, amministratore delegato, ha lasciato il suo incarico. Nic Dreckmann, vice CEO e COO, assumerà la carica ad interim. Il presidente Romeo Lacher ha espresso rammarico per questo impatto e la volontà di porre fine a ogni incertezza nel debito privato tramite l'azzeramento dell'esposizione. I risultati riflettono comunque la solida posizione finanziaria di Julius Baer, che ridirigerà le attività di prestito su settori più tradizionali.
Quali sono le motivazioni alla base della decisione di Julius Baer di uscire dal mercato del private debt e quali sono le implicazioni per il settore finanziario svizzero?
La decisione di Julius Baer di uscire dal mercato del private debt è stata motivata dagli ingenti prestiti svalutati verso il gruppo immobiliare austriaco Signa, finito in bancarotta. Questa svalutazione, pari a circa 630 milioni di euro, ha contribuito al crollo dell'utile aziendale del 52%, spingendo alle dimissioni l'amministratore delegato Philipp Rickenbacher e determinando la nomina ad interim di Nic Dreckmann.
Scritto da Trendiqa