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Produzione industriale: crollo del 2,5% nel 2023 secondo Istat

Pubblicato: 09 febbraio 2024 | Ultimo aggiornamento: 09 febbraio 2024

Di Trendiqa

Riassunto dell'Articolo

Calo produzione industriale in Italia nel 2023, eccetto beni strumentali (+2,8%). Settori in difficoltà: legno, carta, stampa (-13,3%), tessile, abbigliamento, pelli (-6,5%), chimica (-6,6%), energia elettrica, gas, vapore (-5,8%). Aumenti in trasporti (+8,1%) e farmaceutica (+7,3%).

Nel 2023, la produzione industriale italiana ha registrato cali significativi, in particolare nei settori dei beni di consumo durevoli (-5,4%) e dell'energia (-5,6%). Unica eccezione è stata la produzione di beni strumentali, che ha registrato un aumento del 2,8%. Tra i settori specifici, l'Industria del legno, della carta e della stampa ha registrato il calo più significativo, con una diminuzione della produzione del 13,3%. Anche il settore tessile, abbigliamento e pelli (-6,5%), i prodotti chimici (-6,6%) e le forniture di energia elettrica, gas e vapore (-5,8%) hanno registrato cali. Al contrario, la fabbricazione dei mezzi di trasporto (+8,1%) e la produzione dei prodotti farmaceutici (+7,3%) hanno registrato aumenti significativi.

Quali fattori specifici hanno contribuito all'andamento negativo della produzione italiana nel 2023, con particolare attenzione ai diversi settori colpiti?

Nel 2023, la produzione italiana ha avuto un andamento negativo, con cali significativi soprattutto nei settori dei beni di consumo durevoli, dell'energia, del legno, della carta, della stampa, del tessile, dell'abbigliamento, delle pelli, dei prodotti chimici e delle forniture di energia elettrica, gas e vapore ad aria. Tuttavia, ci sono stati anche alcuni settori che hanno registrato aumenti significativi, come la fabbricazione dei mezzi di trasporto e la produzione dei prodotti farmaceutici.

Scritto da Trendiqa