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Esplosione di tensione al confine: il Venezuela mobilita le truppe verso la Guyana

Pubblicato: 09 febbraio 2024 | Ultimo aggiornamento: 09 febbraio 2024

Di Trendiqa

Riassunto dell'Articolo

Il Venezuela dispiega carri armati, motovedette e mezzi corazzati al confine con la Guyana per sostenere le proprie rivendicazioni territoriali su una regione ricca di petrolio.

Il Venezuela si sta preparando ad un conflitto con la Colombia spostando mezzi militari al confine, rendendo la situazione difficile da gestire per Biden.

L'escalation del Venezuela nei tentativi di influenza sulle riserve energetiche della Guyana è evidente tramite le immagini satellitari e video postati dall'esercito venezuelano sui social media. L'accordo scritto di dicembre tra Maduro e Ali, che condannava l'uso della forza e proponeva una commissione per risolvere le dispute territoriali, è stato ignorato.

Stasera in Venezuela, l'esercito ha installato sistemi missilistici antiaerei russi nella città di Güiria e in altri luoghi. Non è noto il motivo della mossa.

Di recente, il Venezuela ha intensificato le proprie rivendicazioni sul territorio dell’Essequibo, una regione per lo più ricoperta da giungla che rappresenta circa due terzi della Guyana. Tale rivendicazione avviene nonostante il Venezuela possieda risorse militari sostanziali, come un esercito composto da 150.000 soldati attivi e armi moderne fornite dalla Russia, un suo alleato chiave.

ExxonMobil ha aumentato la produzione petrolifera in Guyana a 645.000 barili al giorno, e la Guyana, con una forza di autodifesa di soli 3.000 uomini e una popolazione di 800.000 abitanti, deve affrontare questa situazione.

Nell'area in questione, sono state pubblicate sul WSJ foto che mostrano la preparazione di accampamenti militari e di passaggi fluviali per uso militare.

Mercoledì scorso, il ministro della Difesa venezuelano, Vladímir Padrino, accusò Exxon di fare affidamento sull’esercito americano per la sua sicurezza e di usare la Guyana a proprio vantaggio. In caso di attacco, promise una forte risposta militare nell’area marittima reclamata dal paese. La situazione è, però, più complessa, poiché soci nello sfruttamento delle risorse petrolifere offshore della Guyana sono i cinesi della CNOOC e la Chevron, che opera in Venezuela.

Le azioni di Maduro, tra le quali un referendum di dicembre in cui ha sostenuto che milioni di venezuelani approvano i piani di sequestro dell'Essequibo, hanno messo in allerta i politici dell'amministrazione Biden, già impegnati a gestire la risposta alle alleanze del Venezuela con Russia, Cina e Iran.

Funzionari statunitensi si sono recati a Georgetown, Guyana, per discussioni con l'obiettivo di rafforzare la cooperazione. Il presidente Ali ha annunciato l'intenzione del governo di acquistare elicotteri, droni e altre apparecchiature difensive americane.

Sarà interessante osservare la reazione del Brasile, che da poco ha ospitato un incontro tra le due fazioni e si era precedentemente dimostrato interessato alla protezione della Guyana.

Maduro, secondo alcuni analisti, non vuole invadere la Guyana, ma vuole obbligare Exxon, Chevron, CNOOC e Guyana stessa a negoziare e rinunciare a parte dei guadagni derivanti dal petrolio, che sono enormi per la popolazione del luogo. Una crisi che sembrava sopita, torna a far parlare di sé sui giornali.

Qual è il motivo della mobilitazione militare venezuelana verso la Guyana?

Il Venezuela ha dispiegato le sue forze militari sul confine con la Guyana per sostenere le sue rivendicazioni su una regione ricca di petrolio chiamata Essequibo, paventando la possibilità di un intervento armato.

Scritto da Trendiqa