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I cellulari sicuri? Non sottovalutiamo il pericolo
Pubblicato: 06 febbraio 2024 | Ultimo aggiornamento: 06 febbraio 2024
Di Trendiqa
Riassunto dell'Articolo
I sensori di luce degli smartphone possono essere sfruttati per tracciare le nostre attività e rubare codici sensibili.
I sensori di luminosità dei telefoni cellulari potrebbero essere sfruttati in futuro dai cybercriminali per tracciare le nostre attività e, eventualmente, carpire PIN e codici sensibili.
I sensori di luce degli smartphone possono essere sfruttati dai malintenzionati per monitorare le attività degli utenti e accedere a informazioni sensibili come codici PIN e password.
Le app richiedono l'autorizzazione dell'utente per accedere alle funzioni del telefono, come la fotocamera o il microfono, ma non per quelle ambientali per rilevare l'illuminazione e regolare la luminosità dello schermo. Questo studio del MIT ha sviluppato un algoritmo in grado di ricostruire il percorso delle dita sullo schermo usando le variazioni di luce catturate dai sensori.
L'algoritmo testato ricostruisce con successo le sagome delle dita di una mano vera, di un manichino e di un ritaglio di cartone, ma attualmente è troppo lento per uso in tempo reale su smartphone.
La soluzione proposta dal dottor Yang Liu per attenuare i rischi legati alla privacy dovuti ai sensori di profondità è impostare la luminosità dello schermo da automatica a manuale, abbassare la precisione e la velocità di rilevamento e posizionare i sensori sui lati del dispositivo anziché davanti.
Possiamo usare i sensori di luce dei cellulari per proteggere le informazioni sensibili dai malintenzionati
I sensori di luce dei cellulari non possono essere utilizzati per proteggere le informazioni sensibili dai malintenzionati.
Scritto da Trendiqa