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Le città intelligenti preannunciano l'attacco finanziario imminente alla proprietà privata? Scoprilo in questo libro di economia facile.

Pubblicato: 06 gennaio 2024 | Ultimo aggiornamento: 06 gennaio 2024

Di Trendiqa

Riassunto dell'Articolo

La riqualificazione urbana ha ristrutturato le aree urbane in Italia, ma sembra aver spinto gli abitanti locali a lasciare i centri urbani.

La società futura sarà intelligente e l'intelligenza risiederà sia all'interno che all'esterno delle città smart.

Sarà un mondo complesso in cui gli esseri umani interagiranno con l'ambiente urbano e la tecnologia, trovando un equilibrio tra l'armonia con la natura e l'adattamento a un ambiente artificiale progettato per la comodità.

Le città intelligenti, modello di riqualificazione urbana: benefici e sfide.

Gli ultimi anni hanno registrato il fenomeno della riqualificazione urbana e del restauro energetico di edifici pubblici e privati in Italia, sostenuto dal PNRR e dal Superbonus.

Tale processo ha portato a una gentrificazione che esclude gli abitanti meno abbienti dalle città.

Questo fenomeno è presente in molte metropoli che stanno sfidando le città leader come New York, Londra e Parigi per diventare centri culturali e turistici.

La riqualificazione, tra competizione e inclusione: un'analisi NLP

La competizione tra le città ha portato alla costruzione di edifici sempre più alti e progetti ambiziosi incentrati sull'attrattiva per i cittadini cosmopoliti.

Questa attenzione all'inclusione e all'accoglienza è possibile con cittadini privi di forti radici nella città.

Inoltre, la sostenibilità è diventata una priorità con l'introduzione di normative che promuovono trasporti sostenibili e l'acquisto online.

Tuttavia, l'abbellimento urbano ha causato un rialzo dei prezzi immobiliari, colpendo la sostenibilità economica e portando al declino delle piccole imprese locali.

Trasformazione urbana: resilienza o esclusione?

La trasformazione dei centri urbani, con case in passato accessibili a giovani, studenti, nuovi lavoratori e anziani, ha creato una separazione dal passato, rendendoli inaccessibili a molte persone con redditi più bassi che una volta contribuivano all'area locale.

In definitiva, le città e le aree in declino produttivo non sono più pensate per i loro abitanti, ma per il turismo, i lavoratori temporanei e le istituzioni finanziarie che delocalizzano settori oltre i confini geografici.

Queste istituzioni diffondono idee di resilienza errata o distorta attraverso i propri centri di ricerca.

Competizione tra le capitali: il successo di Milano e il futuro delle città intelligenti

Grandi investitori stanno acquistando proprietà nei centri urbani, rendendole luoghi attraenti per la finanza, i lavoratori e i turisti.

Milano è diventata la principale città italiana per questo fenomeno, con la Borsa di Londra che ha spostato la sua filiale qui e il progetto Citylife in fase di completamento.

Questa riqualificazione urbana è guidata dal gruppo assicurativo Generali.

La trasformazione delle città in destinazioni turistiche esclusive ha portato alla loro gentrificazione e all'aumento degli affitti, incentivando l'offerta di residenze a turisti e professionisti.

Ciò ha causato reazioni da parte dei residenti, che hanno protestato e ottenuto limitazioni ai flussi turistici a Barcellona, ripreso possesso di un aeroporto militare a Berlino e smantellato videocamere di sorveglianza a Londra.

In Francia si combattono gli ultimi sussulti della globalizzazione, cambiata con la pandemia.

La narrazione dei filantropi-capitalisti: un mondo pulito e inclusivo grazie alla riallocazione della produzione

La narrazione dipinge un mondo migliore, ma in realtà lo smog è stato semplicemente spostato nelle periferie.

La popolazione locale è stata allontanata per fare spazio a nuovi individui adatti alla città intelligente.

Quindi, la bruttezza dell'inquinamento e delle società tradizionali è scomparsa, ma lo scopo è rimasto lo stesso: far sparire il vecchio sistema e far emergere un nuovo ordine, mantenendo intatto il processo di estrazione della ricchezza.

Il cambiamento viene presentato come una benedizione perché il mercato ha saputo interpretare le richieste delle persone, facendo sembrare l'unica via possibile e inevitabile.

Ci sono alternative al liberismo?

Alternative non vengono considerate su base ideologica

Alternative ignorate e il ciclo di conformità: uscire dalla trappola di "Non c'è alternativa"

Gli ideologi del liberismo, come Reagan e Thatcher, sostengono che non ci sono alternative al loro progetto.

In passato, questa convinzione era basata sulla preoccupazione per la sostenibilità delle finanze pubbliche, oggi, invece, sfrutta il senso di colpa nei confronti dell’ambiente e l’ansia per i cambiamenti climatici.

Tuttavia, esistono esperienze che dimostrano l’esistenza di alternative, considerate però impossibili su base ideologica, perché il progetto dei poteri finanziari è quello di conformarci alla loro visione, ottimizzando a tutti i costi i processi umani.

Nei pochi casi in cui l’azione collettiva è riuscita a ostacolare questo fenomeno, è perché le città sono luoghi dove si ristabilisce l’equilibrio di potere tra la massa e i poteri finanziari.

È possibile invertire la direzione del declino delle aree rurali e promuovere uno sviluppo equilibrato tra città e campagna.

Due società parallele: il futuro delle smart cities e la divisione urbana

Le città odierne stanno diventando sempre più esclusive e inaccessibili per le persone a basso reddito, creando una divisione netta tra centri urbani e aree rurali o di provincia.

Le nuove generazioni, essenziali per l'economia delle smart cities, spesso condividono spazi abitativi e mezzi di trasporto e lavorano in settori come le consegne e i servizi, servendo le classi più abbienti.

Da una parte, ci saranno cittadini legati all'uso della proprietà privata, essenziale per i loro spostamenti e la loro vita di tutti i giorni.

Si tratta di zone rurali e produttive o di aree isolate e difficilmente adattabili all'approccio "smart", come località montane o borghi difficili da cablare.

Futuro: Libertarismo, Stato e Crollo Societario

Anche qui, l'ideologia ultraliberista basata sulle idee di Von Hayek e della Scuola Austriaca indica la strada futura.

Per i libertari, lo Stato dovrebbe gestire solamente i servizi base, mentre tutto il resto dovrebbe essere privatizzato.

Nel frattempo, continuerà a chiedere denaro in prestito ai mercati, rimanendo così sotto il loro controllo.

In questa prospettiva rientrano anche le smart cities, spesso create tramite il project financing (ovvero a spese della collettività, ma a vantaggio dei privati).

L'accesso sarà riservato ai ricchi che possono permettersi appartamenti milionari.

Esclusione dei proprietari di case tramite acquisizione fondiaria

Mentre si discute di reddito di cittadinanza, salario minimo e reddito universale, che sono indici dell’impoverimento degli italiani, non si intravedono prospettive rosee per chi desidera acquistare una casa o mantenere quella che ha.

Il futuro delle campagne e delle zone rurali è incerto: saranno risparmiate dai costi elevati della trasformazione del modello urbano o saranno coinvolte nell'aumento dei mutui, dei tassi d'interesse e delle tasse sulle case, oltre che nei nuovi standard ambientali europei?

Le zone rurali saranno colpite dall'esproprio forzato da parte dei fondi di investimento, che acquisteranno a basso costo le case svalutate per classe energetica, per poi rivenderle o affittarle a prezzi alti dopo averle riqualificate.

La riqualificazione urbana: ruolo dello stato o del mercato filantropico-capitalista?

ampio respiro, perfino il Superbonus del 110% - sovente oggetto di polemiche e critiche - assume un significato differente.

Dovremmo sormontare reazioni immediate e istintive, considerando l'aspetto sociologico: è più vantaggioso l'aiuto statale ai cittadini per mantenere le proprie case o la vendita al mercato privato, che subentra acquistando le abitazioni inavvicinabili e riadattandole? Dobbiamo scegliere se riqualificare il territorio tramite l' intervento statale a vantaggio della comunità o cedere questa "proprietà pubblica/comune" al privato, affinché la rimodelli in un ambiente a cui adeguarsi.

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La riqualificazione delle zone urbane: una vera rivoluzione o un inganno per sfollare i centri cittadini?

La riqualificazione urbana, spesso vista come una rivoluzione, può essere percepita anche come un inganno poiché ha portato allo sfollamento dei residenti locali dai centri cittadini.

Scritto da Trendiqa