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L'ascesa delle moto cinesi in Europa

Pubblicato: 31 gennaio 2024 | Ultimo aggiornamento: 31 gennaio 2024

Di Trendiqa

Riassunto dell'Articolo

Le motociclette sono arrivate in Cina a metà del 1800 tramite i proprietari occidentali che le utilizzavano e vendevano ai cinesi prima del rientro in patria.

L'origine delle motociclette in Cina.

I marchi motociclistici cinesi si sono evoluti nel tempo e sono all'altezza delle esigenze e delle preferenze dei motociclisti più esigenti. Questa presenza sul mercato non è un fenomeno improvviso, ma il risultato di un processo di crescita e sviluppo iniziato molto tempo fa.

L'ascesa delle due ruote nell'Impero di Mezzo: la storia della motocicletta in Cina

Per comprendere la comparsa della motocicletta in Cina all'inizio del XX secolo, bisogna considerare la storia commerciale e politica del paese dalla metà dell'Ottocento, quando commerciava con l'Occidente e visse conflitti come le guerre dell'oppio, che portarono a sconfitte e concessioni ai vincitori. Questa situazione continuò finché le rivoluzioni industriali non sconvolsero l'Occidente, portando allo sviluppo dei primi veicoli a motore prodotti in serie.

Inizialmente la Cina era un paese legato a tradizioni millenarie e chiuso all'industrializzazione. I proprietari stranieri introdussero le motociclette e altri veicoli a motore nel paese, per poi venderli ai cinesi benestanti, prima di rientrare in patria. Dopo la Rivoluzione Popolare guidata da Mao Zedong, la Cina adottò il comunismo e la sua teoria economica. Ciò portò alla fondazione della Repubblica Popolare nel 1949 e alla nascita delle prime fabbriche. Fu la motocicletta il veicolo che avviò l'industrializzazione della Cina.

Dopo circa cinquant'anni, la Cina ha iniziato a produrre veicoli a motore basati su modelli stranieri. Le prime motociclette furono prodotte dalla Jinggagngshan nel 1951, che si ispirarono alla moto militare tedesca Zundapp K500. In mancanza di esperienza, i produttori cinesi si ispirarono a modelli già esistenti come BMW e Harley Davidson.

Durante la visita a una fabbrica automobilistica a Mosca, Mao esprime il desiderio di avere una fabbrica simile in Cina. Il processo di "balzo in avanti" avviato da Mao porta a una carestia nel 1960, causando la morte di almeno 14 milioni di persone. La fabbrica automobilistica voluta da Mao fatica a produrre e la prima automobile progettata non entra mai in produzione. L'unica motocicletta disponibile in Cina è la copia della Zundapp K500 e successivamente viene prodotto anche il sidecar "Fiume Yangtze 750", copiato dalla russa Ural M72, a sua volta copiata dalla tedesca BMW 750 militare della seconda guerra mondiale.

Negli anni '70, la Cina iniziò a produrre motociclette derivate da modelli stranieri. La Xingfu 250, basata sulla Jawa cecoslovacca, ebbe successo come "motocicletta del popolo". Zuo Zongshen fondò la Zongshen nel 1992 e divenne leader dell'industria motociclistica cinese.

Il boom delle moto cinesi: l'acquisizione dei marchi occidentali e la ricerca del successo nel settore motociclistico

Il famoso balzo in avanti della politica maoista, che non portò a grandi risultati, ha portato ai giorni nostri a un fenomeno in cui i marchi cinesi acquistano aziende occidentali come Benelli, mantenendo la storia e il background di queste aziende che i cinesi non hanno mai avuto. Ciò permette loro di investire i loro enormi capitali e la loro produttività per raggiungere numeri record nell'industria.

Qianjiang, azienda motociclistica fondata nel 1985, fa parte del gruppo Geely, che possiede Volvo e metà di Smart. Oltre a rilanciare i marchi acquisiti, mantenendone il prestigio, Qianjiang produce le proprie moto attraverso una joint venture, per competere nel mercato e realizzare il sogno di imprenditori come Zao Zongshen e di 1,412 miliardi di persone.

In che modo la Cina è diventata un centro di produzione di motociclette?

Grazie a condizioni favorevoli, investimenti stranieri e politiche governative, la Cina è emersa come un importante centro di produzione di motociclette.

Scritto da Trendiqa