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Stellantis agita lo spettro dei tagli: "Interventi o ristrutturazione". Urso replica: "Offriamoci come soci".
Pubblicato: 02 febbraio 2024 | Ultimo aggiornamento: 02 febbraio 2024
Di Trendiqa
Riassunto dell'Articolo
Stellantis critica gli incentivi governativi per le auto elettriche. Il ministro Urso risponde che lo Stato potrebbe entrare nel capitale della società, operazione difficile da realizzare.
Il ministro del Made in Italy e delle Imprese, Adolfo Urso, è pronto a entrare nel capitale della società Stellantis se l'amministratore Carlos Tavares lo richiederà. Questa dichiarazione è una dura risposta all'intervista rilasciata da Tavares a Bloomberg, in cui il CEO di Stellantis aveva definito il mercato italiano "troppo piccolo" a causa della mancanza di incentivi governativi per l'acquisto di veicoli elettrici. Secondo Tavares, senza questi incentivi sarebbero a rischio gli stabilimenti di Mirafiori e Pomigliano, dove si producono diversi modelli di auto e SUV.
Il governo italiano sta valutando la possibilità di acquistare una quota del gruppo automobilistico, in cui lo Stato francese è già presente, come risposta alle critiche del CEO Tavares riguardo l'insufficienza degli aiuti statali.
Acquistare anche solo il 10% della società Stellantis richiederebbe allo Stato italiano un impegno economico di 6,5 miliardi di euro, mentre vendere quote di Poste, Eni e Ferrovie consentirebbe di contenere il debito pubblico. La dichiarazione del ministro potrebbe avere lo scopo di far emergere le contraddizioni dell'amministratore delegato del gruppo franco-italiano.
Tavares ha richiesto due azioni principali al governo italiano e all'Europa per incrementare la produzione automobilistica in Italia e raggiungere il traguardo di un milione di auto prodotte nel Paese. Ha chiesto all'Europa di rivedere la severa normativa sulle emissioni Euro7 e al governo italiano di emanare un piano di incentivi per le auto elettriche.
Dopo il voto del Parlamento europeo che ha posticipato di due anni l'introduzione dei limiti più severi per i motori diesel e benzina e la presentazione del piano incentivi da 950 milioni di euro da parte del ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a casa automobilistica e sindacati, l'unica differenza tra Italia e Francia, per quanto riguarda il settore automobilistico, è la presenza dello Stato italiano nel capitale del gruppo automobilistico. Ciò suggerisce l'implicita richiesta di un ingresso dello Stato italiano nel settore.
Nonostante gli aiuti statali, Stellantis si trova in una posizione di svantaggio causata dalla crescente influenza del gruppo Exor della famiglia Agnelli-Elkann e dello Stato francese, che sfruttano il sistema del voto plurimo reso disponibile dalla legge olandese. Il peso combinato di questi gruppi alla prossima assemblea, insieme a Peugeot, supererà il 40%. Il piano incentivi del governo favorisce le famiglie a basso e medio reddito, offrendo un "aiuto" fino a quasi 14mila euro per l'acquisto di un'auto elettrica nuova a chi ha un reddito Isee inferiore a 30mila euro.
Per favorire la vendita delle auto italiane, il ministro Urso intende distribuire fondi per incentivare l'acquisto di modelli economici prodotti da Stellantis in Italia. Gli incentivi andranno da 2mila euro per le auto di seconda mano a 4mila euro per le moto e fino a 18mila euro per i veicoli commerciali leggeri. La maggior parte dei fondi saranno destinati all'acquisto di auto nuove, mentre una parte più piccola andrà all'usato e alle moto.
Il ministero conta su un aumento della produzione nazionale per raggiungere l'obiettivo di un milione di veicoli all'anno. Se ciò non avvenisse, in particolare da parte di Stellantis che ancora non si è impegnata vincolamente, il governo valuterà la possibilità di spostare fondi dedicati alla domanda verso l’offerta, incentivando così nuovi produttori a stabilirsi in Italia.
Byd, gruppo cinese, compete con Tesla per le auto elettriche vendute. Chery sta valutando la produzione in Italia. L'opzione americana è General Motors o Ford. Quest'anno difficilmente si arriverà a 750mila veicoli prodotti in Italia. Elly Schlein e Giuseppe Conte chiedono al governo una strategia per l'industria automobilistica. Carlo Calenda critica Stellantis per le mancate promesse.
In che modo il governo italiano potrebbe rispondere all'ultimatum di Stellantis sull'acquisizione di una quota del gruppo automobilistico?
Il governo italiano potrebbe rispondere all’ultimatum di Stellantis sull’acquisizione di una quota del gruppo automobilistico entrando nel capitale della società.
Scritto da Trendiqa