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Accese discussioni tra Ignazio La Russa e Matteo Renzi sulla questione del traffico di influenze in Aula

Pubblicato: 07 febbraio 2024 | Ultimo aggiornamento: 07 febbraio 2024

Di Trendiqa

Riassunto dell'Articolo

Dibattito acceso al Senato sul disegno di legge Nordio, tra emendamenti, voti segreti e ironia.

Durante l'esame del disegno di legge Nordio in Senato, si sono verificati momenti di tensione e ironia. Matteo Renzi ha sostenuto la posizione del M5s sull'abuso di ufficio, sottolineando di essere il portavoce dei sindaci. Ha poi ricordato di non essere mai stato indagato per traffico di influenze, a differenza di Beppe Grillo. Il presidente Ignazio La Russa, con un sorriso, ha commentato "C'è sempre tempo", provocando la replica di Renzi che ha sottolineato che ognuno ha i suoi problemi.

I contrasti e le incomprensioni in aula si intensificano con le votazioni segrete. La Russa si assume il merito dei buoni rapporti con il M5S per aver definito il numero di votazioni, mentre Stefani della Lega e Boccia del PD si scambiano accuse sull'abuso d'ufficio in relazione ad un emendamento bocciato. Resta alta la tensione all'interno dell'aula, e La Russa tiene a bada le richieste di intervento di Magni e Bazoli, provocando altri battibecchi. Scarpinato cerca di intervenire ma viene interrotto dai senatori del centrodestra, con gli inviti a concludere di La Russa.

Quali sono state le tensioni e le ironie nel corso dell'esame sul disegno di legge Nordio al Senato

Nel corso dell'esame del disegno di legge Nordio, in Senato si registra una situazione di tensione e ironia. Le votazioni segrete e il dibattito sull'abuso d'ufficio sono segnati da scambi accesi tra i senatori di maggioranza e opposizione, con Matteo Renzi che ricorda di non aver mai subito contestazioni per traffico di influenze al contrario di Beppe Grillo. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, scherza sulla possibilità che Renzi possa essere accusato, ma quest'ultimo risponde in modo allusivo. La richiesta di voto segreto, secondo Erika Stefani della Lega, sarebbe arrivata dal Pd, ma il capogruppo Francesco Boccia nega tale richiesta.

Scritto da Trendiqa