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Analisi dell'ipotesi di riforma dell'editoria: Mollicone verifica la veridicità delle informazioni
Pubblicato: 07 gennaio 2024 | Ultimo aggiornamento: 07 gennaio 2024
Di Trendiqa
Riassunto dell'Articolo
Fratelli d'Italia vuole controllare l'informazione per certificare la veridicità delle notizie editate. La stampa sensazionalistica impazza nei media per monetizzare i click.
Un esponente del partito Fratelli d'Italia vuole controllare le informazioni attraverso una riforma editoriale che certifichi la veridicità delle notizie. Secondo Federico Mollicone, difensore del partito, la classe dirigente ha costruito il partito e lo ha portato ad essere la forza politica più importante del paese. La stampa farebbe clickbaiting per monetizzare le interazioni sui propri siti, costruendo titoli accattivanti che potrebbero criminalizzare o ridicolizzare le opinioni libere.
Secondo il parlamentare Mollicone, i media spesso fomentano scandali per aumentare l'audience, pubblicando contenuti falsi o palesemente pubblicitari. Per contrastare questa deriva e tutelare la credibilità delle fonti, è necessaria una certificazione digitale delle notizie e una riforma dell'editoria, per difendere l'attendibilità delle fonti e la veridicità delle informazioni.
L'annuncio di Mollicone scatena polemiche tra l'opposizione, ma lui tranquillizza affermando che la riforma dell'editoria sarà presentata in Parlamento per la condivisione. Sottolinea inoltre che la libertà di stampa è sacra. Tuttavia, il titolo sensazionalistico di Repubblica suggerisce un diverso punto di vista.
Il governo guidato dalla destra sta progettando di ripristinare la censura, simile al Minculpop fascista, permettendo al governo di selezionare e bloccare le notizie sul web che sono contro la "Comunità della destra". Questa mossa autoritaria ricorda lo stile del leader ungherese Orban e segue altre misure restrittive, come il bavaglio alla stampa e le bugie contro i "poteri forti". Il deputato di Avs e co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli, critica questa deriva, sostenendo che la democrazia non può essere censurata e che continuerà a criticare le azioni del governo che vanno contro gli interessi degli italiani.
La proposta di Mollicone di certificare le notizie su base legislativa deve essere respinta. La garanzia della libera informazione è fondata sul pluralismo e non sulla censura. Dopo aver impedito la pubblicazione degli atti delle inchieste e aver limitato le intercettazioni, proporre questa misura è un atto vergognoso. La maggioranza di governo non deve controllare i media.
Il Movimento 5 Stelle critica la proposta di riforma editoriale di Fratelli d'Italia, ritenendola un tentativo di controllo dell'informazione. Gli esponenti del Movimento sostengono che combattere la disinformazione e le fake news non significhi criminalizzare la destra, come sostiene Federico Mollicone di Fratelli d'Italia, e che una riforma dell'editoria basata sulla certificazione della veridicità delle notizie sarebbe eccessiva e controproducente.
Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura della Camera, assicura che il disegno di legge di riforma dell'editoria non intende in alcun modo limitare la libertà di stampa. La riforma mira a garantire il pluralismo e a rafforzare il Fondo per il pluralismo. L'obiettivo è coinvolgere tutte le forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione, in un confronto aperto e costruttivo. Repubblica ha pubblicato un articolo in cui critica il disegno di legge, accusando il partito Fratelli d'Italia di voler introdurre un "bavaglio". Mollicone respinge queste accuse, definendole "false" e "strumentali". Invita tutti a un dibattito sereno e costruttivo, senza distorsioni o polemiche infondate.
Come la riforma dell'editoria di Fratelli d'Italia sta cercando di controllare l'informazione?
Fratelli d'Italia propone una riforma dell'editoria per certificare la veridicità delle notizie, cercando di controllare l'informazione e arginare la deriva sensazionalistica della stampa.
Scritto da Trendiqa