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Padre Ilaria Salis querela Salvini per diffamazione.
Pubblicato: 01 febbraio 2024 | Ultimo aggiornamento: 01 febbraio 2024
Di Trendiqa
Riassunto dell'Articolo
Ilaria Salis non è maestra in una scuola primaria ma ha fatto supplenze in una scuola media come docente di lettere, e la sua famiglia querela Salvini, Brindisi e Sallusti per diffamazione.
Il padre di Ilaria, incarcerata a Budapest da quasi un anno, ha annunciato che la famiglia ha deciso di querelare Matteo Salvini per diffamazione, a causa delle sue dichiarazioni che hanno danneggiato la reputazione della ragazza in merito al presunto assalto al chiosco della Lega a Monza. Inoltre, la famiglia ha deciso di querelare anche Giuseppe Brindisi e Alessandro Sallusti per diffamazione, a causa dell'ignobile attacco e dell'imboscata durante la trasmissione televisiva Diario del giorno.
Ilaria Salis non è un'insegnante elementare ma una docente di Lettere che ha svolto supplenze occasionali nella scuola media. Il Ministro può stare tranquillo perchè non lavora più come insegnante.
L'8 febbraio il ministro degli Esteri Antonio Tajani informerà Camera e Senato sulla vicenda di Ilaria Salis, detenuta in Ungheria.
La signora Salis non può essere estradata in Italia perché non ha commesso reati lì, secondo gli accordi se le venisse concessa la detenzione domiciliare in Ungheria potrebbe ottenerla anche in Italia se richiesto dai suoi avvocati. Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani afferma che l'Italia non può interferire nel processo, ma ha il dovere di assicurare il rispetto della dignità dei detenuti, in particolare di quelli in attesa di giudizio e non vuole vedere Salis condotta in tribunale in catene, poiché questa pratica ungherese viola le norme europee.
Il ministro degli Esteri Tajani critica Salvini per le sue dichiarazioni sul caso Salis, sostenendo che trasformare una vicenda giudiziaria in politica è un errore e che il governo si preoccupa per il rispetto dei diritti dei cittadini italiani.
Salvini esprime solidarietà al padre di Ilaria Salis e chiede al governo di tutelarla, ma insiste sul fatto che, se sarà condannata per violenze, non dovrebbe essere autorizzata a insegnare.
Violenza in tribunale: l'armamento della disumanizzazione
L'uso di strumenti di costrizione e contenimento come manette, catene e guinzagli nella detenzione e nei processi giudiziari è una forma di disumanizzazione e umiliazione del prigioniero e dell'accusato, violando il principio della presunzione di innocenza. Il caso di Ilaria Salis, detenuta in Ungheria e presentata in tribunale con manette e catene, è un esempio di tale violazione. È una violazione dei valori convenzionali a tutela delle persone private della libertà personale e lo Stato membro dell'Unione Europea dovrà rispondere anche di questo. Il garantismo impone un'adesione incondizionata ai principi e ai valori della Costituzione e una soggezione priva di riserve alle regole dello stato costituzionale di diritto, sia per i cittadini che per i non cittadini privati della libertà nel Paese.
In cosa consiste il nuovo ruolo svolto da Ilaria Salis nella scuola prima dell'arresto
Ilaria Salis ha svolto alcune supplenze brevi come docente di Lettere in una scuola media, non lavora come maestra in una scuola primaria e non è un'insegnante precaria con contratto annuale.
Scritto da Trendiqa