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La salute oltre confine: turismo medico e mobilità pediatrica

Pubblicato: 07 febbraio 2024 | Ultimo aggiornamento: 07 febbraio 2024

Di Trendiqa

Riassunto dell'Articolo

In Calabria, oltre il 40% dei malati oncologici si cura fuori regione a causa delle carenze dei servizi sanitari locali.

In Calabria, metà dei malati di cancro cerca cure fuori regione: drammatica fotografia dei divari sanitari in Italia

Tourismo sanitario: una problematica della sanità italiana evidenziata dallo Svimez. Al Sud si vive un anno e mezzo in meno rispetto al Centro-Nord. Se nelle regioni meridionali l'aspettativa di vita media è di 79.5 anni per gli uomini e 83.9 per le donne, aumenta a 81 e 85.2 anni rispettivamente nel Centro Italia e raggiunge il massimo al Nord-Est, dove si assesta a 81.1 e 85.4 anni.

Mobilità sanitaria: viaggio verso l'efficienza sanitaria nel Mezzogiorno

Al Sud, nel 2022, il 22,1% dei malati oncologici si è curato al Centro-Nord, mentre il percorso inverso è trascurabile. La Calabria ha la percentuale più elevata di mobilità verso altre regioni (42,9%), seguita da Campania (26,9%), Basilicata (25%), Sicilia (16,5%), Sardegna (16,3%), Molise (14,9%) e Puglia (13,9%). Al Nord, la Valle d'Aosta ha la percentuale più alta di mobilità (13,2%), ma ciò è dovuto alle piccole dimensioni del territorio. Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia e Veneto hanno percentuali trascurabili. Per la chirurgia oncologica, le 10 strutture con i dati migliori sono al Centro-Nord, con l'Ospedale Monaldi di Napoli come unica eccezione al Sud.

Gli abitanti del Sud migrano per ricevere cure in strutture sanitarie del Nord per patologie gravi. Nel 2022, dei 629.000 migranti sanitari, il 44% proveniva dal Sud. Solo Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e Veneto hanno saldo positivo, mentre Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna saldo negativo. L’autonomia differenziata potrebbe aumentare le disuguaglianze finanziarie tra Servizi Sanitari Regionali e quelle interregionali nell’accesso alla salute. La mortalità per tumore è più elevata al Sud.

Migrazione sanitaria pediatrica: viaggio verso la salute

Le migrazioni sanitarie pediatriche dal Sud verso il Centro-Nord sono in aumento. L’indice di fuga, cioè il numero di pazienti che vanno a farsi curare in una regione diversa da quella di residenza, è pari all’8,7% a livello nazionale, con punte del 43,4% in Molise. Un terzo dei bambini e degli adolescenti si sposta dal Sud per ricevere cure per disturbi mentali, neurologici, della nutrizione o del metabolismo. Le principali destinazioni sono Roma, Genova e Firenze, dove si trovano Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) pediatrici. Questa scelta, spesso obbligata, provoca costi individuali e amplifica i divari nei sistemi regionali.

Qual è la correlazione tra le aspettative di vita nelle diverse regioni italiane e la percentuale di pazienti oncologici che si trasferiscono per ricevere cure mediche in una regione diversa dalla propria

La correlazione tra l’aspettativa di vita nelle diverse regioni italiane e la percentuale di pazienti oncologici che si trasferiscono per ricevere cure mediche in una regione diversa dalla propria è evidente. Nelle regioni meridionali, dove l’aspettativa di vita è più bassa, la percentuale di pazienti che si trasferiscono per ricevere cure è più alta. In Calabria, ad esempio, dove l’aspettativa di vita è la più bassa in Italia, la percentuale di pazienti oncologici che vanno a curarsi in altre regioni è del 42,9%, la più alta in Italia.

Scritto da Trendiqa