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Nuovo anticorpo monoclonale approvato per la cura del linfoma non-Hodgkin

Pubblicato: 09 febbraio 2024 | Ultimo aggiornamento: 09 febbraio 2024

Di Trendiqa

Riassunto dell'Articolo

Nuovo farmaco approvato in Italia per il trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B, riducendo il rischio di progressione della malattia del 27%.

L'AIFA ha autorizzato l'uso di polatuzumab in combinazione con il chemioterapico R-CHP per la cura del linfoma diffuso a grandi cellule B negli adulti. Questo tipo di linfoma, che corrisponde a circa il 30% di tutti i linfomi, è aggressivo e mortale se non trattato adeguatamente.

Lo studio POLARIX ha dimostrato che polatuzumab in combinazione con R-CHP riduce la probabilità che la malattia evolva, ricompaia o causi la morte del 27% rispetto allo standard di cura, con un profilo di sicurezza comparabile.

Farmaco per il linfoma non-Hodgkin accolto con speranza dai pazienti che hanno ormai poche speranze ed è a rischio recidive.

Ogni anno a livello internazionale si contano oltre 500mila nuove diagnosi di linfomi e circa 13.200 in Italia. Per circa 20 anni le opzioni terapeutiche hanno fatto pochi progressi, sottolineando l'importanza della ricerca farmaceutica.

Gli attuali studi si concentrano sugli anticorpi bispecifici per curare diverse forme aggressive di linfoma e migliorare così la possibilità di cura e la qualità di vita dei pazienti.

Qual è l'efficacia di polatuzumab in combinazione con il regime chemioterapico R-CHP per il trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B?

Polatuzumab combinato con chemioterapia R-CHP riduce il rischio di progressione o recidiva del linfoma diffuso a grandi cellule B del 27% rispetto al trattamento standard, secondo quanto dimostrato dallo studio POLARIX.

Scritto da Trendiqa